Utenti vulnerabili
Quando ci si imbatte in articoli di questo tenore, per chi – come noi – da anni promuove l’uso delle due ruote, è difficile non provare un senso di sconforto. Diventa quasi utopico sperare in un reale cambiamento culturale che riconosca ai ciclisti il diritto di stare in strada con una tutela effettiva, in quanto utenti vulnerabili, e che attribuisca finalmente alla bicicletta il valore che merita: mezzo ecologico, salutare e pratico, perfettamente integrato nella mobilità urbana sostenibile.